martedì 20 ottobre 2009

Bad morning

Appena arrivata a Boston, sono andata nel negozio T-mobile e ho comprato un cellulare. Qui le compagnie telefoniche per farti diventare loro cliente, praticamente ti regalano il telefono o te lo vendono con forti sconti. Io ho comprato un nokia esteticamente orrendo per soli dieci dollari e c'erano pure compresi il numero e dei minuti di chiamata. Se non fosse che oltre per chiamare si paga pure per ricevere, sarebbe perfetto. Comunque, per quello che devo fare io (avvisare Nancy quando arrivo tardi per cena) va più che bene.
Ieri sera, oltre alla sveglia normale, ho deciso di puntare anche la sveglia di questo cellulare, perché per me è sempre arduo svegliarsi e scendere dal letto. Questa mattina mi sono presa un accidente. Invece del trillo che ti aspetti, dal nulla è spuntata una voce unfriendly che urlava senza sosta in inglese "è ora di alzarsi, sono le sette, è ora di alzarsi sono le sette, è ora di..". No ma ti pare? Ero nel dormiveglia e ho pensato che Nancy fosse improvvisamente impazzita e fosse sopra al mio letto a urlare, e ho fatto un balzo di un metro sul letto.
Iniziare la giornata in questo modo, mi rende nervosa e disattenta.
La colazione è solitamente il mio momento preferito, perché mi faccio il caffè con la moka portata da casa e per me è quasi un rito. Perché questo dannato caffé non esce oggi? Cos'è questa puzza di bruciato?? A causa del brusco risveglio ho dimenticato di mettere l'acqua. Argh. Non ho avuto il tempo di provare a farne un altro e ho trascorso la mattinata in classe a sbadigliare. Coraggio, c'è di peggio. Tipo, se nei negozi non trovo una guarnizione di ricambio.
Proprio ieri sera Nancy mi aveva chiesto:
Simona quando mi fai provare l'espresso italiano?
Domani Nancy.

Probabilmente la macchinetta ha sentito, si è spaventata e ha fatto harakiri.

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