sabato 15 gennaio 2011

Ora basta, divergenze chiude.

Diciamoci la verità, questo blog attualmente fa abbastanza schifo. L'idea iniziale era carina, e finché ho seguito il filone narrativo americano, mi sono usciti anche dei post apprezzabili. Poi da quando ho ricominciato a lavorare mi si è prosciugata la vena dell'ispirazione, e a parte un paio di post di viaggi, questo posto si è trasformato in uno sfogatoio delle mie frustrazioni che fondamentalmente non interessano a nessuno. L'importante è esserne consapevoli e darci un taglio.

venerdì 14 gennaio 2011

Valencia

Se ne sentiva il bisogno di questo viaggio. Santa Ryanair che me l'ha permesso, facendomi prenotare il volo con 24 euro. Praticamente io a Valencia non ci sarei mai andata, un giorno ho fatto un giro nelle tariffe promozionali, e ho comprato il volo che costava di meno per la località in cui non ero mai stata. Ma per fortuna! Valencia è stata una felice scoperta, una città calda, pulita e accogliente, come potete vedere anche dalle foto. Di sicuro mi è andata benissimo col tempo, le massime sono state sui 20-22 gradi tutti i giorni, e passeggiando sulla spiaggia si potevano vedere ragazzi scalzi che giocavano a pallone. Fin da quando arrivi, più che in una città del Sud ti sembra di essere in Scandinavia, per quanto tutto è organizzato. Appena esci dall'aereoporto una metropolitana veloce ti porta in centro in meno di mezz'ora per soli tre euro. Io sono scesa alla stazione, e mi sono ritrovata davanti questo viale alberato, che sbuca in una piazza con una fontana. A lato poi c'è l'arena dei tori, che sembra quasi un colosseo. Andando dritto oltre la fontana si arriva nella piazza della cattedrale, che è particolare perché dalla facciata non sembra niente di che (ora che passo davanti quotidianamente al duomo di Firenze ho delle pretese in questo senso), poi invece se ci si fa un giro intorno si scopre che la parte dietro è molto più curata e si affaccia su un'altra piazza. In ogni angolo della città c'è un particolare che trasuda storia, a partire dai buchi con cui le palle di cannone hanno scalfito le torri a lato di uno dei portoni di ingresso al centro storico. Come mio solito ho alloggiato in ostello, questa volta in camera mi sono ritrovata una ragazza australiana e una della repubblica ceca. Quest'ultima era appena arrivata a Valencia per trascorrere i sei mesi di Erasmus, era insicura e spaurita, ma sono sicura che si divertirà, tutto intorno era pieno di bar e pub. La ragazza Australiana invece stava vagando per l'europa da tre mesi, mi ha spiegato che per loro dopo la laurea questo è un viaggio quasi obbligatorio, perché il volo gli costa così tanto che per ammortizzare poi devono vedere tutto. Non ha tutti i torti. Lei invece era poco spaurita. Una sera è uscita alle otto dicendo "vado a mangiare un panino, ci vediamo fra cinque minuti". E' rientrata in camera alle cinque del mattino prima inciampando e poi vomitando. Rock'n'roll.