giovedì 22 luglio 2010

Antropologia internettiana spicciola.

Amanda Palmer ha pubblicato un disco istantaneo su internet. Il disco fa schifo. Il disco e il relativo merchandising hanno venduto per quindicimila dollari in tre minuti. Come è possibile? Ci siamo rincretiniti tutti?
Ho scritto "ci siamo", perché anche io che non regalo mai niente a nessuno le ho dato un dollaro, dopo aver letto questo post sul suo blog.
Nel post non scrive niente di particolarmente nuovo (se siete ricchi regalatemi uno zilione così mi compro un isola per fare festa con gli amici o se non avete soldi scaricatelo gratis ma non ignoratelo), però ciò che scrive lo confeziona in un modo che chi legge (capendo cosa legge, senza essere prevenuto a prescindere) fatica a trattenersi dall'aderire all'iniziativa. Personalmente il dollaro gliel'ho dato perché ha incitato le persone a scaricarlo gratis, alla faccia delle case discografiche che passano tutto il loro tempo a contrastare gli m-blog. Mi andava di sostenere la sua causa.
Gli altri suoi dischi mi piacciono, qui il massacro di canzoni dei Radiohead con stridolii e ukulele non si può sentire. Nonostante questo non rimpiango di averle dato il dollaro.
Il mio obiettivo lavorativo è imparare a scrivere come lei. L'obiettivo di questo blog invece è di non cambiare di una virgola. Viste le mie personalità contrastanti non dovrebbe essere difficile.


8 commenti:

marco ha detto...

la tua descrizione di questa operazione mi ha dissuaso completamente dalla già pressochè inesistente voglia di dare un dollaro a questa tizia. quindi alla fine hai vinto tu.

marco ha detto...

si dice "dissuadere dalla voglia di"? mi sa di no. la grammatica.

Simona ha detto...

beh, gli appartenenti alla categoria dei prevenuti a prescindere non li convince manco gesù cristo, figurati una amanda palmer qualunque :)

Simona ha detto...

riflessione a pancia piena: il fatto che l'hai definita "questa tizia" mi fa capire che non sai molto della tipa in questione e tantomeno hai letto il suo blog. a parte l'aspetto fuffologico che mi farebbe dire ma che vadano a zappare lei e tutto il suo entourage, io ho scritto questo post perché mi piacerebbe capire come mai la gente abbia iniziato a comprare merda purché confezionata bene. fin da quando ero piccola mio padre che è commerciante mi ha sempre insegnato che per vendere ci vogliono due cose: la qualità e il prezzo basso. sapendo che questi due aspetti non saranno un problema per quanto riguarda il mio lavoro, e che l'emergere in un mare di casino pubblicitario lo sarà, provo ad esaminare chi si promuove in maniera diversa. di certo non ho scritto sta pappardella per aiutare lei a raccattare soldi, tzè.

marco ha detto...

una volta gesu' cristo mi ha convinto.

Simona ha detto...

anche a me, avevo 8 anni ed era il giorno della mia prima comunione ;)

Ragno ha detto...

Dici quasi tutto bene.
Quasi perchè hai dimenticato che ormai la qualità è andata a farsi fottere mentre il prezzo basso vince sempre su tutto.
E poi in questo paese (ma non solo in questo) se è gratis è bello. Senza appello.

susanna ha detto...

sono totalmente d'accordo con Ragno, da figlia di commercianti.