giovedì 4 febbraio 2010

Nuove improbabili tendenze

Fra i passeggeri della metropolitana di Boston inziano a spuntare i primi Kindle di Amazon e la gente fissa i fortunati possessori con lo stesso sguardo di invidia con cui si guardava chi aveva un ipod nel 2003. Vuoi vedere che nel giro di cinque anni tutti gli intenditori di musica indie dell'ultimo minuto spariranno e magicamente si materializzeranno critici letterari da tutte le parti? Me li vedo già con la pipa e il gilet. Tipo che last.fm passerà in secondo piano e i reading letterari che verranno integrati su Anobii saranno i prossimi eventi con più presenze secondo Facebook. Come dite? Sperare in un ritorno alla lettura implica una visione del futuro troppo ottimista? Eh oh, se ci si comprano i gingilli poi bisogna anche usarli. Non è che si può fissare un kindle sulla pagina bianca tanto per sfoggiarlo in pubblico. Sperare che la gente poi legga i classici è troppo. Sarà una vera manna per Dan Brown e Bruno Vespa. Io però non lo voglio. A parte la comune faccenda dell'odore della carta, negli ultimi due anni mi è spuntata una insana predilezione per le vecchie edizioni in copertina rigida che si trovano ai mercatini dell'usato. E guai a voi se mi venite a dire di incollare una pagina dietro al kindle!

3 commenti:

Ragno ha detto...

odio Odio ODIO i kindle.
spero che fallisca questo progetto. e se non fallirà, beh, meglio! troverò tutte le nuove uscite a 2 euro anzichè 18!!

PS: grazie, mi hai fatto innervosire :)

Anonimo ha detto...

ahahahah, quella della pagina dietro al kindle l'avevo letta anch'io.... ma rimango una affezionatissima della carta!
e a chi mi dice che col kindle puoi leggere un sacco e risparmiare (e te lo dice gente che magari non ha mai letto un libro prima..) rispondo che "orgoglio e pregiudizio" l'ho pagato 2 euro al mercatino!!!
f.

Garp ha detto...

Il Kindle no, ma un Ipad per leggere Novella 2000 in giro non lo vedrei male :-)
Rimango anch'io fedele alla carta, ma avendo abbondantemente superato lo spazio disponibile, l'idea di concentrare tutto in pochi centimetri quadrati inizia a non essere così assurda.