martedì 19 gennaio 2010

No Alpitour? Ahi ahi ahi.

John la settimana scorsa è stato in vacanza a Panama col migliore amico che lavora in una compagnia aerea e che ogni tanto gli elargisce voli gratis. Oggi è venuto a pranzo da me e mi ha raccontato la grossa disavventura che gli è capitata in viaggio. Devo però fare una premessa: nella mia classe ci sono un Brasiliano e un Venezuelano, entrambi parlando di sicurezza in Sudamerica sono concordi su due punti. Punto primo, mai prendere un taxi, perché al 95% o ti rapinano o ti rapiscono. Punto secondo, se mentre guidi una persona ti si butta in mezzo alla strada fallo secco senza pensarci perché altrimenti un minuto dopo ti ritrovi una pistola puntata alla testa. Il Venezuelano vive in una mega villa vicina alla jungla e invece dei cani da guardia ha le gabbie delle tigri. Se suo padre sente un rumore strano, preme il pulsante che apre le gabbie e chi s'è visto s'è visto. Voi vi azzardereste mai ad improvvisare una vacanza fai da te in un ambientino simile? Io no. John e l'amico appena scendono dall'aereo sanno che devono attendere per un'ora un bus che deve portarli al porto dove salperà la barca per la loro isola. Purtroppo sono stanchi e appena vedono un tizio con un cartello di cartone con scritto taxi lo seguono e salgono in macchina. Quando me l'ha detto l'avrei preso a calci. Ovviamente il taxi li ha portati in mezzo alla jungla, e li ha scaricati davanti a una baracca indicando dentro. Loro sono scesi e lui è fuggito via. Dalla baracca sono usciti due tizi molto brutti. Fortunatamente l'amico parla bene spagnolo.
dtmb: dove dovete andare voi due?
a: nell'isoletta di fronte.
dtmb: vi ci portiamo noi con la nostra barca, per soli cento dollari.
a: non esiste, la barca costa quattro dollari, abbiamo controllato su internet.
dtmb: ok, siete liberi di andare e di attraversare la jungla da soli per tornare indietro.
j: ma si sta facendo buio. ok, paghiamo.
a: abbiamo 95 dollari in due, siamo americani e di solito usiamo solo le carte di credito.
dtmb: date qua, vi facciamo lo sconto. Salite in auto che andiamo al porticciolo.
Vanno al porticciolo, dove li aspettano altri due malcapitati, e tutti e quattro vengono fatti salire su una barca che è poco più grande di un guscio di noce. Naturalmente nel frattempo ha iniziato a piovere forte, e il mare è piuttosto mosso. Sembra un film, ma ho visto le foto ed è tutto vero. Il guidatore della barchetta a motore regge in mano una pila per vedere dove sta andando, ma la tempesta in corso rende la navigazione difficile. Impiegano cinque ore a fare un tragitto che normalmente si compie in trenta minuti, perché le onde rischiano di ribaltare la barca, e sono andati fuori rotta. Gli altri due erano argentini molto cattolici e hanno pregato e cantato i salmi tutto il tempo. Dopo tre ore si erano stancati e il guidatore della barca gli ha intimato di continuare perché quello era sicuramente l'unico motivo per cui erano ancora vivi. Alla fine sono arrivati senza farsi male.
k: ma perché cavolo non avete chiamato la polizia quando avete visto quella barchina?
j: perché la polizia assiste solo i locali, se quelli sanno che sei un turista ti arrestano con una scusa e ti chiedono un sacco di soldi per farti uscire di galera.
k: regola numero tre per visitare il sudamerica: evitare la polizia!
j: quali sono le altre due?
k: la prima dice di non prendere mai un taxi.
j: potevi dirmelo prima!

2 commenti:

Ragno ha detto...

Wanna Marchi al confronto è un'onesta cittadina

susanna ha detto...

queste si che son cose da raccontare ai nipotini.