martedì 24 agosto 2010

Itinerario toscano

Forse i miei post in stile national geographic non vi sono mancati, ma vi posso assicurare che a me invece sono mancati tanto. Anche se cerco di riabituarmi gradualmente alla staticità, vedere posti nuovi è sempre stimolante. La italian society è partita in gita sabato mattina, per dimostrare alla sottoscritta che la toscana non è solo Firenze, e ci è riuscita benissimo.
Sabato l'abbiamo dedicato tutto all'esplorazione di Siena. Piazza del campo toglie veramente il fiato. Perdersi in tutti i vicoletti con la macchina fotografica è stato davvero bello. La serata è stata invece dedicata ad omaggiare un vino locale. Le foto della giornata sono qui
Domenica mattina ci siamo alzati di buon ora con lo scopo di visitare Pitigliano, un antico borgo etrusco. Purtroppo (o per fortuna) abbiamo mancato l'uscita della superstrada, e siamo arrivati fino ad Orvieto, che abbiamo deciso di visitare anche se non era in programma. La cittadina è stata costruita arroccata su una rupe, e vista da sotto è veramente spettacolare. Anche il borghetto è molto ben conservato. Le foto qui.
Da lì siamo ripartiti quasi all'ora di pranzo. Poco dopo ci siamo fermati in un ristorantino le cui pappardelle al cinghiale resteranno per sempre nella storia. A Pitigliano il tempo sembrava essersi fermato, e valeva la pena tutta la fatica fatta per arrivarci. La tappa successiva dopo avere attraversato tutta la maremma con Suburbs nell'autoradio era la vetta del monte Amiata. Durante questi giorni caldissimi un po' di fresco era veramente necessario. Poi siamo passati da Chianciano, dove siamo rimasti dieci minuti giusto per renderci conto che non c'era molto da vedere, e poco dopo abbiamo parcheggiato l'auto a Montepulciano che io credevo essere famosa solo per le rane dei Baustelle, e invece ho scoperto che lo è perché ci hanno girato un episodio di Twilight. In effetti non ci abbiamo trovato nessuna rana. La cittadina, nonostante twilight e Bianconi, è molto bella e caratteristica. Sulla via del ritorno siamo passati da Pienza, città nota per il famoso pecorino, ma non ci siamo fermati a scattare foto perché dovevamo rientrare a Siena per il concerto di Brunori Sas alla festa dell'umidità. Il concerto ha soddisfatto le aspettative, la pizzeria della festa no. Un'ora e mezza per una pizza cattiva è davvero troppo.
Lunedì mattina siamo ci siamo diretti subito all'abbazia di San Galgano, che è quel posto per cui è stata sicuramente creata la definizione di "cattedrale nel deserto". Questa costruzione imponente in mezzo al niente lascia veramente senza parole. Tutto intorno solo girasoli e cipressi. Sulla collina accanto c'è un'altra chiesa più piccola dove c'è conficcata una spada nella roccia dal 1180. Dopo essere sopravvissuti alla temperatura infernale raggiunta all'interno dell'auto parcheggiata al sole, abbiamo percorso una strada lunghissima dove in tutto abbiamo visto meno di venti case, colline di terra rossa e uno zilione di alberi, siamo giunti a Monteriggioni. In questo luogo dove pure il tempo si è fermato, c'è una cittadina chiusa dentro mura inespugnabili. Lì davanti c'è l'indicazione per percorrere la via Francigena, così se un giorno impazzisco e decido di andare a piedi in Inghilterra, so anche da dove partire. Dopo un ghiacciolo salvavita ci siamo diretti verso San Gimignano, che è stata l'ultima degna tappa della gita. Il borgo medioevale è un vero gioiellino, ed è invaso dai turisti da ogni parte del mondo. Ad un certo punto volevo prendere un muro a testate perché pur avendo visitato mezzo mondo, non ero mai stata in questo posto meraviglioso a sole tre ore da casa. Tutte le foto residue sono qui. Sospiro.

7 commenti:

hellnsymph ha detto...

tornaci a pienza, merita così come tutti gli altri posti che hai visto (di quelli elencati, a me mancano pitigliano e orvieto).

Simona ha detto...

sì infatti la scorpacciata di pecorino è solo rimandata ;)

vagab ha detto...

pignoleria ingegneresca.... orvieto è già nel Lazio, e S. Giminiano si chiama S. Gimignano.

La sostanza ovviamente non cambia :-)

(e dai che anche Faenza e Brisighella non sono poi da disprezzare....)

vagab ha detto...

errore.... Orvieto è in Umbria.... comunque non in provincia di Siena....

Simona ha detto...

lo sapevo che orvieto era in umbria, il titolo l'ho messo così solo per farmi indicizzare meglio da google :)

phoebe ha detto...

Kay, tesoro, mi delurko dopo tanto tempo perché non posso esimermi dal farti notare che la bella Orvieto è nella mia Umbria!!!! Ma come ti sei permessa???? :):)
Quando hai l'occasione vieni a vedere il Trasimeno, le sue sponde ed i borghi che ci si affacciano su: non te ne pentirai!

Simona ha detto...

phoebe: leggi il commento precedente ;)