martedì 16 marzo 2010

Bye bye NY

Ieri è stato il terzo e ultimo giorno a New York. Dopo avere scritto il post ho raccolto le forze e sono andata in metropolitana fino a central park. Questa volta purtroppo mi ha un po' deluso a causa dei colori grigi post invernali. La primavera purtroppo non è ancora arrivata, e i vividi ricordi delle bellissime sfumature dell'autumn 2005 sono ancora stampati nella mia mente. Visto che il bus low cost mi è costato solo venti dollari andata e ritorno, quasi quasi ci torno un altro week end fra un mese. Vedremo. A proposito, se mai deciderete di scrollare il culo dalle vostre sedie e di venire a fare un giro da queste parti, vi consiglio di prendere un Boltbus e di inserire nel vostro itinerario un week end a Boston, che merita. Anzi, visto che sono in vena di elargire consigli di viaggio, il New York Loft hostel mi è piaciuto molto, e costa dieci dollari in meno a notte rispetto all'hi hostel. Last but not least è sicuramente più pulito. La lontananza dal centro è uguale, in un caso scendi giù per Manhattan verticalmente, nell'altro arrivi lateralmente da Brooklyn, ma ci metti gli stessi quindici minuti. Ma torniamo al mio giro. Il cubo di vetro della Apple esiste veramente, è proprio lì, davanti al plaza, all'angolo opposto di central park. Poi, tanto per farmi del male sono passata da Park street e sono scesa lungo la quinta avenue invidiando le case e i negozi dei super ricconi. Ma anche no. Fondamentalmente in questo momento la mia libertà vale di più. Quando tornerò con i piedi per terra e sarò costretta ad avere nuovamente una routine lavorativa, probabilmente cambierò idea. Ho fatto una deviazione di percorso per andare a guardare la gente pattinare sul ghiaccio al rockfeller center anche sotto la pioggia. Da lì ho svoltato e proseguendo lungo la settima avenue sono arrivata a Times square. Dopo essere stata a Tokyo la guardo con occhi diversi. Mi ricorda tantissimo Shibuya, con la differenza che non vedo riferimenti a cartoni animati. I giapponesi sono bravissimi a colorare le brutture. Poi ho pranzato in un subway con un five dollar footlong, forse per colpa del jingle della pubblicità che mi era rimasto in testa. Quando sono arrivata sulla trentaquattresima mi sono messa in fila per il bus di ritorno. Quando sono salita ho scoperto che anche sul low cost c'è il wireless gratis, così ho potuto caricare le ultime foto su picasa direttamente da lì. Troppo avanti.

6 commenti:

il bocia ha detto...

ma sei stata anche a Tokyo?
io vado in Giappone tra due settimane, non vedo l'ora...

mica c'hai qualche bel post sul Giappone nascosto da qualche parte che me lo leggo? :)

Simona ha detto...

pronti i vecchi post sul giappone! http://kayblog.splinder.com/tag/giappone
leggevo proprio ieri sul tuo tumblr e volevo dirti che ti invidiavo un po' eheh

Anonimo ha detto...

troppo avanti sì, decisamente troppo avanti!
Miami-trip a parte, quanto pensi di restare ancora negli usa??

Simona ha detto...

http://divergenze.blogspot.com/2010/03/cosa-mi-consigli.html

susanna ha detto...

uddio, ho visto la nuova foto di Boston, la foto perfetta: è da togliere il fiato!

Simona ha detto...

sì, immagina la visione live :))