giovedì 17 dicembre 2009

Per fortuna che riparto presto

Dopo l'assalto a Berlusconi, il nostro presidente del senato ha definito Facebook più pericoloso dei terroristi degli anni '70. In un certo senso ha ragione, ma non nel senso che intende lui. Facebook può istigare alla violenza come qualsiasi muro per la strada, a causa di una scritta spruzzata con vernice spray. Tanto più che l'assalitore del primo ministro, non era nemmeno iscritto. Io credo che internet in generale sia più pericoloso per le loro poltrone, a cui i vecchi politici italiani sono saldamente ancorati e non sembrano intenzionati a mollare la presa. Per la prima volta nella storia del mondo esiste una piazza virtuale dove il popolo si può confrontare, e questo spaventa i potenti mille volte di più di dieci sfigati che piazzano bombe in giro. Il ministro dell'interno vuole predisporre una legge per "mettere ordine nel web" seguendo il brutto esempio di Cina e Iran. Non sono belle cose da leggere nel 2009 in un paese che si definisce "libero". Nei tanto criticati Stati Uniti, nessuno si sarebbe mai sognato anche solo di pensare una cosa del genere. La libertà di parola è espressa alla massima potenza lì. Non sopporti qualcuno? Sei libero di prendere un microfono, andare in tv e lavare i suoi panni sporchi in pubblico, purché tu dica sempre la verità. Santoro, Biagi e Luttazzi non avrebbero avuto nessun problema a svolgere il loro lavoro. In America Dave Chappelle è uno che ne dice di tutti i colori su tutti, le sue comedy su youtube sono imperdibili. Grazie a tutto ciò, tanto per fare un esempio qualsiasi, se Nancy dovesse capitare sul mio blog non mi denuncerebbe mai. Spero. (Non si sa mai, ultimamente il blog ha rilevato diverse visite provenienti da Boston, dopo essere passati dal traduttore automatico di google... Hi folks!)

3 commenti:

Ragno ha detto...

sono parzialmente d'accordo (e scremato): facebook è una piazza virtuale dove veramente tanti sono ignoranti...
è vero che non è fb la colpa di un duomo in faccia al berlusca ma è vero che fb dovrebbe essere un po' meno "politico" e più "cazzaro".

basta prenderci sul serio!!

PS: su fb sono sposato con un uomo..

Simona ha detto...

Ragno: boh sai è che noi italiani non ci prendiamo molto spesso sul serio rispetto a quanto lo fanno gli altri abitanti del pianeta. E quindi non vedo così male il risvolto serio dei social network.
Voglio dire, gli studenti delle altre nazioni studiano mentre noi andiamo a ballare in disco con gli occhiali da sole (cit.)

susanna ha detto...

sono d'accordissimo con te, Kay. fb è un social network libero, e come tale è normale che c'entri anche la politica. anche se parecchia della politica che io ho visto su fb si riduca più che altro a più slogan.


ps: ah, meno male! pensavo che avresti fatto una pausa di silenzio sul blog in questo periodo italiano, invece no! :D