Sono a casa. Appena scesa dall'aereo intorno a mezzogiorno, ho sentito il calore del sole sul viso, e ho capito che nemmeno questa è una cosa che va mai data per scontata. Ho capito che chi ha scritto "O sole mio" probabilmente era stato via dall'Italia per un po' e quando è tornato si è reso conto che qui è diverso. Dicevamo no more Nancy. Il giorno prima di partire sono andata a vedere un paio di stanze che si liberano dal primo gennaio. "Non ti preoccupare, fino a quando non trovi puoi stare da me", mi ha detto la solita persona disinteressata. La prima stanza era senza mobili, nell'annuncio si erano dimenticati di scriverlo, e quindi l'ho bocciata a priori. Nella seconda, la padrona di casa potrebbe essere una papabile nuova Nancy. Questo blog non può perdere tutti i suoi "personaggi", senza acquisirne di nuovi, che diamine. L'unico problema è che non si sa il suo nome. La signora cinquantenne è un'artista, negli anni d'oro vendeva le sue bizzarre sculture per un sacco di soldi. Ora che il boom è finito, è rimasta a piedi con una mega casa in zona semi-centrale, e per campare oltre a lavorare in biblioteca, affitta le stanze di casa sua. Dicevo, non si sa il nome perché sul suo sito internet c'è scritto A.E. Cognome, e lei mi si è presentata dicendo "piacere, AE" che pronunciato all'americana diventa "piacere, ei i". Questi artisti a volte sono eccentrici. Ho scelto di andare a vedere la casa di ei i perché mi ha colpito il suo annuncio, che conteneva due frasi interessanti:
1) nella mia casa si respira un'atmosfera indipendente, calma, amica, funky e letterata.
2) non rispondete all'annuncio se fascisti o stupidoni invertebrati.
Nancy se fosse cresciuta in Italia sarebbe stata fascista. Quando vede Obama alla tv dice "such a jerk". Ei i sembra molto più rock n' roll. Tipo una ex hippie. Abbiamo parlato molto di arte italiana, dice che ha fatto molti viaggi dalle nostre parti. Anche lei ha un boyfriend come Nancy, che la viene a trovare ogni tanto. Ho cercato di capire perché questa gente alla loro età, non vanno a vivere insieme. Ci ho riflettuto pensando anche a Nancy, e sono giunta alla conclusione che il loro problema più grande è la casa in questione. A Boston i condomini appena esci dal centro non esistono più. Sono tutte mega case indipendenti. Ho guardato i prezzi nella vetrina di un'agenzia immobiliare, e mediamente si aggirano intorno al milione e mezzo di dollari. Nella lussuosa Beacon street a Newton arrivano anche a tre milioni di dollari. Eh, quando hai cinque camere da letto il prezzo sale, non importa se la casa è di legno e non l'hai ridipinta di fresco. Quindi ora questi americani si ritrovano in queste enormi case ereditate (Nancy) o comprate quando erano straricchi (ei i), e devono fare i conti con gli alti costi di manutenzione, rapportati alla loro natura sprecona. Io non ho resistito e gliel'ho chiesto.
k: ma perché lei e il suo fidanzato non vendete entrambi le vostre grandi case e non andate a vivere insieme?
eii: perché il mercato è pieno di case in vendita come questa e non c'è nessuno che le compra, quindi siamo costretti a tenerci le nostre due case e a mandarle avanti come possiamo.
Ecco perché Nancy fa tre lavori per pagare le bollette.
k: nel prezzo dell'affitto della stanza sono comprese anche le spese, giusto?
ei i: sì, c'è l'acqua, la luce, il gas, internet.
k: e non c'è da pagare nient'altro vero?
ei i: veramente ci sarebbe un'altra cosa. Quando compro la carta igienica divido il costo fra me e gli inquilini.
k: ah.
ei i: e poi ci sono alcune regole della casa, che ho scritto qui in questi due fogli.
k: vediamo... fare docce corte per risparmiare energia, no animali domestici, vietato fumare in casa, pulire la cucina e il bagno a turno, ricordarsi sempre di tirare giù la tavoletta del water...
ei i: quella è per gli uomini, è una cosa che proprio non sopporto.
k: lasciare le bici fuori di casa...
ei i: quella è perché una volta ha vissuto qui un tizio che si portava la bici dentro la camera.
k: spalare la neve d'inverno e passare il rastrello d'estate...
ei i: quella è perché io ho mal di schiena e devono farlo gli inquilini.
k: ok, ci penso un paio di giorni e le faccio sapere.
No, non è che mi ha spaventato lo spalare il metro di neve davanti a casa. Però insomma, chiedi un affitto tutto incluso e poi ci aggiungi tipo due dollari al mese di carta igienica? Ma per favore. La tengo in sospeso e vedo se trovo di meglio. Però peccato perché sono convinta che per il blog sarebbe stata interessante.