lunedì 29 novembre 2010

Wikileaks

Il mio ultimo post è capitato a fagiuolo a proposito di ciò che sta succedendo nel mondo. Come tutti sapete wikileaks, e quindi internet, ha permesso la pubblicazione di file segreti, contenenti gli affari privati dei governi del mondo. Molti sostengono che è inutile, perché tanto nel breve periodo non cambierà niente, e probabilmente avranno ragione. Io invece ho pazienza e sono una fan del lungo periodo. La storia ci insegna che alla fine chi doveva pagare ha pagato (in alcuni casi anche chi non doveva, ma questo è un altro discorso, perché uno può anche decidere di morire per un'idea). Oggi la domanda etica principale è: il popolo è rimasto all'oscuro dei traffici loschi dei governi fin dai tempi degli antichi greci, non era meglio che continuasse a vivere tranquillo anche adesso? Io a questa domanda rispondo no, perché in questo periodo storico non si vive tranquilli proprio per niente. I nuovi media hanno un tale raggio d'azione che perfino l'ultimo abitante della Patagonia ha le paturnie riguardo al proprio futuro. Nel 2010 ormai è impensabile anche per un bambino di rubare le caramelle e poi nascondere la mano, fare un sorriso e poi fare finta di niente. Tutte le nostre vite ormai sono loggate da scambi continui di mail, sms, chat e messaggi privati nei social network. E dove non arrivano le comunicazioni private, ci pensiamo noi a pubblicare contenuti pubblici su facebook, twitter e blog. Oramai è impossibile tenere nascosto qualcosa, addirittura c'è chi segnala costantemente la propria posizione su foursquare e simili. La trasparenza è ormai un obbligo involontario. Le persone hanno anche imparato a comunicare di più tra di loro utilizzando le varie forme a loro disposizione evitando così di subire ingiustizie in silenzio. Se dio vuole presdelcons e i suoi simili hanno le ore contate.

3 commenti:

h.s. ha detto...

Quanto mi costerebbe comprare un chilo del tuo ottimismo?? :-)

Ragno ha detto...

Dubito che Wikileaks, con le sue sparate a zero NON confermabili da nessuno, possa cambiare le cose.
Alla fine potrebbe essere chiunque ad averle scritte.

In realtà sono stato io

Simona ha detto...

in effetti i file di wikileaks non sono prove inconfutabili come lo potrebbe essere una mail :p