Proprio ieri scrivevo qui che gli abitanti del mio stabile non erano ancora pervenuti, e mentre rientravo a casa dopo il lavoro ho fatto uno strano incontro.
Stavo camminando nella mia via, e ho visto da lontano il portone di casa richiudersi. Quando l'ho aperto per entrare ho visto una strana tizia che prendeva a calci la porta dell'ascensore imprecando contro "quegli imbecilli e quegli stronzi". Non me l'aspettavo e perciò sono rimasta ferma davanti all'entrata per tre/quattro secondi a fissarla con la bocca aperta fino a quando non ha specificato "quegli imbecilli e quegli stronzi che si dimenticano la porta dell'ascensore aperta, che quando lo chiamo non viene giù". Poi quella che d'ora in poi su questo blog sarà chiamata la VicinaPazzoide si è incamminata a piedi su per le scale, e io non potendo fare altro l'ho seguita. Dopo tre piani di silenzi miei e di imprecazioni sue, si è fermata davanti alla porta di casa sua e io ho cercato di proseguire mentre lei mi ha rivolto la parola.
VicinaPazzoide: AH!! Lei va pure di sopra!! Dove è rimasto fermo l'ascensore!!
Kay: sì, ma io sono uscita di casa stamattina presto e quindi non può essere colpa mia, oltretutto vivo da sola.
VicinaPazzoide: allora è colpa di quegli imbecilli, quegli stronzi suoi dirimpettai a cui gliel'ho già detto due volte che la porta va richiusa.
Kay: boh. Probabilmente sì.
VP: scusi ma lei chi è che non l'ho mai vista??
K: vivo qui da poco più di una settimana.
VP: ma si ferma poco per turismo o ha intenzione di stare qui?
K: lavoro a Firenze, avrei in previsione di stare finché dura.
VP: allora un giorno mi farà entrare in casa sua. Sa, io vivo in questo palazzo da tanti anni e ho visitato quasi tutti gli appartamenti. Il suo ancora mi manca.
K: ah, ok, vedremo, mi scusi ma ora devo proprio andare perché devo fare una telefonata urgente...
VP: davvero sa, lì accanto una volta ci abitavano due ragazze messicane così gentili, il loro appartamento era arredato come una favola. Andavo spesso a trovarle per prendere un te.
K pensa: oddio questo suona come una minaccia.
K dice: lei è molto fortunata a vivere nel centro di questa bella città da così tanto tempo sa?
VP: insomma, non vedo mai gli alberi e i prati, solo palazzi cemento e case, capito? niente verde! solo cemento!
K pensa: eh forse una gita in campagna non le farebbe male...
K dice: ora devo andare, buona serata!
VP: a presto!
K pensa: anche no.