Quando i nativi di Boston vedono uno straniero infreddolito di solito dicono la loro frase preferita. "Ma dai, non è ancora QUEL freddo". Siamo ormai a fine Gennaio e io stavo iniziando a pensare che fosse tutto un bluff. Il blizzard (la tempesta di neve) è venuto quando io ero in Italia per natale, e per tutta la settimana scorsa ci sono state temperature intorno ai più cinque gradi centigradi, mentre alcuni autoctoni sfoggiavano magliette di cotone nel vagone della metropolitana. Poi ieri improvvisamente l'aria è cambiata. Oggi è arrivato QUEL freddo e l'ho riconosciuto subito, senza bisogno di presentazioni. Una cosa che ti auguro di non vedere mai in vita tua è un termometro Fahrenheit che segna sottozero. E' INIMMAGINABILE quanto punge. In questo momento ci sono meno ventidue gradi centigradi con un vento gelido che soffia a 40 km/h. Oggi pomeriggio sono dovuta uscire per fare la spesa perché tanto per cambiare mi sono ritrovata con il frigo vuoto. Senza un auto per trasportare le borse pesanti si fa troppa fatica a farsi una scorta di cibo mensile, e mi tocca andare tutte le settimane. L'odierna tenuta da eschimese prevedeva: calzamaglia di lana più calzino di cotone, jeans, stivali ugg, canottiera con la spallina larga, dolcevita di cotone, due maglie di pile, la sciarpa di pile, la fascia copriorecchie, la berretta di lana e il giubbotto north face col cappuccio peloso. Quest'ultimo fino a meno quindici tiene un bel calduccio, ma non l'avevo mai testato a temperature inferiori. La camminata verso il supermercato dura 8 minuti di orologio e ci sono 4 strade da attraversare. Mentre si cammina costeggiando le case si resiste, ma quando bisogna attraversare la strada la raffica di vento ti investe e gli occhi, che sono l'unica parte scoperta, iniziano a lacrimare senza sosta. E' una sensazione fastidiosa, tanto per usare un eufemismo. Hai capito perché un paio di persone che ho incrociato oggi indossavano gli occhiali da sole. Vedi, c'è sempre un motivo. In mezzo a tutto questo ho visto un fantasma. Una ragazza bionda che faceva jogging, con un felpone di pile giallo e i paraorecchi rosa pelosi, ma con i pantaloni corti e le scarpe da ginnastica. Le sue gambe erano bordeaux e i suoi occhi piangevano più dei miei. Andava a scheggia. Forse QUEL freddo mi provoca le allucinazioni?
sabato 30 gennaio 2010
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3 commenti:
ecco.....per oggi non ti invidio...freddolosa come sono.....morirei di fame davanti al frigo vuoto piuttosto di uscire ;-)
Ciao, Deborah tami974
come dicono qui, al freddo ci si abitua in fretta. si tratta solo di organizzarsi in modo da non essere costretti ad uscire di casa durantte il picco. io forse a causa della mia pressione bassa, nonostante tutto questo continuo a preferire il gran freddo al gran caldo. con il primo se stai in casa sopravvivi, con i +42 gradi se non hai l'aria condizionata è una tortura ovunque.
non mi lamenterò per gli zero gradi di qui, giuro.
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