martedì 5 gennaio 2010

A full Monday

Ieri è stata una giornata intensa, piena di eventi, facce vecchie e nuove, e cose. Sono tornata a scuola e ho ritirato la mia pagella del precedente semestre. Qui i voti vanno in percentuale, e il mio 93% è stato il voto più alto della classe. Devo ammettere che l'aiuto che John mi ha dato nella correzione preventiva dei temi, ha influito abbastanza. Grazie John, ora siamo pari, ero un po' invidiosa del tuo A in italiano. La mattinata a scuola è stata divertente, abbiamo fatto qualche ora di conversazione in classe raccontandoci le vacanze, giusto perché era il primo giorno. Da oggi inizierà il semestre di preparazione al TOEFL, e si farà più sul serio. Per la cronaca, mentre vi sto scrivendo sono le sei di mattina, e non dite che non vi penso. Nel pomeriggio ho fatto le valigie e dopo un mega abbraccio di saluto sono salita su un taxi che in cinque minuti mi ha portato davanti a quella che sarà la mia casa per i prossimi mesi. Guardo la porta di casa, giro la testa e guardo la fermata della metropolitana proprio accanto, e godo. Mai più camminate interminabili al buio per raggiungere la Nancy house. Oh yeah.
[premessa: questa volta cambio i nomi che se i miei nuovi personaggi capitano qui, almeno non si rendono immediatamente conto che sto parlando di loro]
Suono il campanello e Cody viene ad aprirmi la porta. Lui è il ragazzo che mi lascia il posto in casa, e sta finendo di mettere in valigia le ultime cose. Ha la mia età, è nativo di Boston, ma andrà a vivere in Arizona qualche mese per frequentare una scuola di body massage. Lo lascio fare con calma, appoggio le mie cose ed esco a fare la spesa. Supermercato a tre minuti a piedi di distanza. Oh yeah.
Quando torno vedo che è tornata Liza, la mia nuova coinquilina. E' russa, venticinquenne, ha gli occhi di ghiaccio, ed è matta come un cavallo. Mi rendo subito conto che qui la vita non sarà noiosa nemmeno per un minuto. Hai venti minuti per prepararti, mi dice. Questa sera andiamo a cena in un pub per salutare Cody che parte, prosegue. Sistemo la spesa, mi fiondo in doccia e sono pronta a tempo di record. Le mie cose possono rimanere in valigia ancora per una mezza giornata. Matt, l'altro coinquilino non viene perché stasera lavora.
Brad, uno della loro combriccola di amici passa a prenderci in auto. Col venticello serale di Boston, avere amici con l'auto è sempre una buona cosa. Juliet, una loro amica, ci raggiunge direttamente al pub. E' la serata "All you can eat wings". Paghi 8 dollari e ti portano ali di pollo straunte in tutte le salse fino a quando non esplodi. Dopo mezz'ora ho capito perché Cody è di almeno venti chili in sovrappeso. Liza invece mangia poco e va avanti e indietro verso il bagno per andare a telefonare. Ha problemi con il ragazzo? Chiedo. No, con la ragazza, mi risponde Brad. Ah, dico io. Qualche birra dopo, si ritorna a casa. Juliet sale con noi e Brad va a casa. Liza lavora in una vineria e spesso porta a casa delle bottiglie, perciò prima di andare a dormire ci sediamo in salotto a fare delle chiacchiere con un buon bicchiere di vino. Improvvisamente la porta si apre ed entra Matt. Lo guardo camminare e capisco tutto di lui in tre secondi. E' un ragazzo adorabile, anche lui viene dalla Russia e ha 22 anni. Mentre chiacchieriamo abbiamo i pc accesi, e do un'occhiata al profilo facebook di Cody. Ecco, di lui non l'avrei mai detto. Ora mi spiego la scuola di body massage. Dopo il secondo bicchiere tiro fuori l'argomento.
k: Cody, mio caro Cody, perché sull'annuncio su internet non ci avete scritto che il nuovo coinquilino doveva essere "gay friendly"? Io sono davvero tranquilla con queste cose, però se vi capitava qualcuno tipo omofobo??
c: negli stati uniti sono tutti friendly, e poi ti abbiamo scelto perché sembri una persona tranquilla
k: in Italia non funziona proprio così
c: Liza, forse dovresti dirle quella cosa del matrimonio
l: ah, sì. La mia ragazza in realtà è mia moglie
c: sai, qui in Massachusetts il matrimonio gay è legale
k: oh
l: solo che purtroppo stiamo divorziando anche se siamo ancora insieme perché le servono i documenti per sposare un americano per ottenere la cittadinanza e stare qui, altrimenti deve ritornare al suo paese
k: è brutto che la gente debba fare queste cose, da questo punto di vista non mi piacciono gli States
J: eh già, vedi l'anello, anche io sono sposata. Sono etero, ma mi sono sposata con un mio amico gay per lo stesso motivo
k: wow
No, di certo qui non mi annoierò neanche per un minuto, penso. Poi c'è il momento in cui l'alcool scende e Cody gira lo schermo del pc e mi fa vedere la foto della persona che gli ha spezzato il cuore qualche anno fa. Giro il mio schermo e rilancio con lo stesso tipo di foto. Liza invece ci mostra le foto del matrimonio e sospira. Matt dice che fino a novembre non aveva mai avuto un ragazzo, e per tirare su la parabola discendente della serata, mette su il cd di Lady Gaga e ci mettiamo tutti a ballare in salotto. Sembra la casa delle fate ignoranti.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

vogliamo le foto della nuova casa! e soprattutto degli inquilini... La prossima parte di blog si fa moolto interessante

Simona ha detto...

l'ultima foto di picasa album boston e' la foto della mia stanza, dopodiche' la batteria al litio della mia macchina fotografica e' morta e ho scoperto che ho dimenticato in italia il caricabatteria. you know, trecento madonne in ostrogoto. se mio padre e' in grado di trovarlo per casa me lo faccio spedire.

effe ha detto...

bello kay,molto bello,per la prima volta leggendoti mi è salita su una leggera vena di invidia :-)

chissà quanto puoi imparare da persone così diverse...

susanna ha detto...

questa-casa-sarà-fantastica.
oh yes.