Ieri è stata una delle giornate più divertenti della mia vita. Salem, come vi dicevo, è famosa per essere la città delle streghe, e si trova ad un'ora di bus da Boston. Ieri mattina noi tre occupanti della caaasa siamo partiti per tempo, adeguatamente vestiti di nero da capo a piedi per andare a festeggiare Halloween. Nancy l'abbiamo lasciata a casa a spaventare i bambini che suonavano il campanello per chiedere "trick or treat?". Questo è il video che mi ha convinto ad andare, e questo è quello che ho girato io sul posto (ammazza quant'è brutta l'ultima strega!!;)
Con soli cinque dollari abbiamo comprato sul posto i cappelli da strega e il trucco necessario. Abbiamo scoperto che il coreano ha una buona qualità: è un ottimo fotografo. Praticamente ci ha fatto il reportage fotografico della giornata. Ma veniamo al vero scopo di questo blog, l'analisi antropologica. L'altro giorno in tv due persone discutevano del loro costume, e uno insisteva che non ti puoi vestire da biancaneve, il costume di Halloween DEVE fare paura. E' la festa dei cattivi, delle streghe, dei morti viventi, è il sabba infernale. Il 90% delle persone a Salem ha chiaro il concetto. Poi c'è quel 9% di indipendenti tra cui alcuni vestiti da mago di oz, super mario bros, la banda degli spermatozoi, o da foglia di marijuana che sono talmente divertenti che vanno bene lo stesso. Ma la missione di questo blog è parlarvi del restante uno per cento. Quei quattro cinque imbecilli ricoperti di scritte tipo halloween è il male, il signore ti salverà, jesus is lord, prega con me. Questi si mettono ai lati delle strade sopra una cassa di legno e urlano le loro prediche. Non è una cosa da film, loro esistono, e ci credono veramente. Uno di questi era davvero incredibile. Era vestito da metallaro, ma reggeva un cartello che diceva una roba tipo "ladri, adulteri, omosessuali, ebrei, picchiatori, senzadio, assassini, divorziati, donne abortiste, tremate perché OGGI è il giorno del giudizio". Era serissimo. "Dio vi ama tutti, pregate con me". Davvero, tutti? E perché quelli della lista no? Intorno aveva un branco di gente incazzata nera (tra cui la sottoscritta), che gli urlava contro di tutto: "benvenuti nel medioevo", "nella lista ci mancano i preti pedofili", e tutta una serie di insulti slang irripetibili che Marylin Manson sarebbe stato invidioso. Mentre lo guardavo pensavo che noi siamo fortunati perché in Italia almeno questi soggetti fanatici non ci sono. Uno a zero. Poi mi è venuto in mente il tizio che ogni tanto si affaccia a Piazza San Pietro, che nessuno ha il coraggio di insultare e che viene mandato in diretta nei telegiornali nazionali. Uno a dieci. Questa volta vincono loro.
Con soli cinque dollari abbiamo comprato sul posto i cappelli da strega e il trucco necessario. Abbiamo scoperto che il coreano ha una buona qualità: è un ottimo fotografo. Praticamente ci ha fatto il reportage fotografico della giornata. Ma veniamo al vero scopo di questo blog, l'analisi antropologica. L'altro giorno in tv due persone discutevano del loro costume, e uno insisteva che non ti puoi vestire da biancaneve, il costume di Halloween DEVE fare paura. E' la festa dei cattivi, delle streghe, dei morti viventi, è il sabba infernale. Il 90% delle persone a Salem ha chiaro il concetto. Poi c'è quel 9% di indipendenti tra cui alcuni vestiti da mago di oz, super mario bros, la banda degli spermatozoi, o da foglia di marijuana che sono talmente divertenti che vanno bene lo stesso. Ma la missione di questo blog è parlarvi del restante uno per cento. Quei quattro cinque imbecilli ricoperti di scritte tipo halloween è il male, il signore ti salverà, jesus is lord, prega con me. Questi si mettono ai lati delle strade sopra una cassa di legno e urlano le loro prediche. Non è una cosa da film, loro esistono, e ci credono veramente. Uno di questi era davvero incredibile. Era vestito da metallaro, ma reggeva un cartello che diceva una roba tipo "ladri, adulteri, omosessuali, ebrei, picchiatori, senzadio, assassini, divorziati, donne abortiste, tremate perché OGGI è il giorno del giudizio". Era serissimo. "Dio vi ama tutti, pregate con me". Davvero, tutti? E perché quelli della lista no? Intorno aveva un branco di gente incazzata nera (tra cui la sottoscritta), che gli urlava contro di tutto: "benvenuti nel medioevo", "nella lista ci mancano i preti pedofili", e tutta una serie di insulti slang irripetibili che Marylin Manson sarebbe stato invidioso. Mentre lo guardavo pensavo che noi siamo fortunati perché in Italia almeno questi soggetti fanatici non ci sono. Uno a zero. Poi mi è venuto in mente il tizio che ogni tanto si affaccia a Piazza San Pietro, che nessuno ha il coraggio di insultare e che viene mandato in diretta nei telegiornali nazionali. Uno a dieci. Questa volta vincono loro.
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