A proposito di cibo. La sera che ho cucinato la pasta, un vicino è venuto a trovare Nancy. Sua moglie è italiana, e parla qualche parola. You know, lui ha la piscina dietro casa mi dice lei. Il vicino mi spiega che la Barilla non è organic, è sinthetic. Io gli dico che è impossibile, e poi leggo le righe piccole e vedo che non è importata, ma prodotta qui. Da quello che ho capito, qui non ci sono leggi severe che regolamentano i cibi, e quindi se non stai attento ti mangi della roba sintetica prodotta in laboratorio, o geneticamente modificata. Ovviamente, il cibo organic costa molto di più. La differenza si vede a occhio nudo paragonando una melanzana presa dallo scaffale organic e una no. Una è il triplo dell'altra, gonfiata e lucidata a dovere. Le mele sembrano tutte mele di Biancaneve, appena laccate di vernice lucida. Il primo giorno ho fatto lo sbaglio di dire a Nancy che mi piacciono le verdure. L'ho vista prendere dei broccoli in scatola dal congelatore, svuotarli in un piatto, ficcare il piatto nel forno a microonde e servirmeli in tavola. Io la guardavo come se avessi visto un marziano a pois, e quella mi dice: "you know, it's easier". Si come no, finire in ospedale è più facile, altro che. Con le dovute parole e con tutta la diplomazia di questo mondo le ho detto che siccome la vedo sempre iperattiva e indaffarata, per me cucino io, così lei ha un pensiero in meno. Io pure. Vogliamo parlare delle uova? Il guscio è completamente bianco, e il tuorlo è fosforescente. Lei compra confezioni da 24 che lascia scadere e mangia anche dopo un mese. Tanto sono buone lo stesso, dice. Auguri. Come la marmellata, sopra al vasetto c'è scritto chiaramente di metterla in frigo dopo l'apertura. Io sono qui da due settimane e il vasetto è lì fuori e lei tutte le mattine ne mangia un po'. Ma che razza di conservanti ci mettono? Il pane poi al supermercato non se lo fila nessuno. Chili di sacchi di pane per toast, così se va via la luce, oltre a non essere capaci di aprire le scatolette ci tocca pure di mangiare del pane che sa di carta. Questi americani, sembrano un popolo di giovinastri scappati da mamma europa. Certo, sono liberi di fare quello che gli pare, che nessuno gli dice niente. Però sono anche un popolo senza memoria. Mi viene da prenderne uno e dirgli: la mamma non ti ha detto che se metti un chilo di burro di arachidi su una fettina di pane chimico poi ti si impenna il colesterolo e rischi l'infarto? Veh, te lo dice anche la tv. Bah. I tortellini buitoni però ci sono e sono importati. Costano 7 dollari. Ah, dimenticavo il latte! Nancy compra la bottiglia di plastica da 5 litri, e lo lascia nel frigo aperto un mese. Ho avuto il coraggio di provarlo e sa di acqua. Dopodiché mi sono dichiarata allergica al latte e non ci penso più. L'idea più buona che ho avuto negli ultimi due anni, è stata di portare con me la moka e un pacchetto di caffè. Come lo fa Nancy? Tazza, bustina, acqua, microonde.
lunedì 12 ottobre 2009
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1 commento:
Il commento di mio marito durante il nostro viaggio negli Stati Uniti è stato simile al tuo "Gli americani mangiano come mangerebbe un bambino di 8 anni, se lasciato a se stesso. A San Francisco come una bambina di 12". Bello il tuo blog!
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