lunedì 15 marzo 2010

New York

Dopo una colazione passata a discutere di politica con un filosofo francese, un cantante jazz di Baltimora e un Polinesiano, sono seduta sul divano in pelle bianca dell'ostello di design canticchiando la canzone degli Lcd Soundsystem che dice "New York I love you, but you're bringing me down". Sì, New York dopo tre giorni di pioggia insistente inizia a buttarmi giù. Sabato sera la natura si è ribellata alla mia dichiarazione di karma positivo e dopo aver provocato un guasto nella metropolitana all'altezza della quattordicesima strada, ha diligentemente rispettato l'allarme "flood" paventato dall'ormai temutissimo weather.com. Io sono scesa a piedi a Soho, con un vento che ribaltava tutti gli ombrelli e la pioggia insistente. Consiglio a tutti un inverno a Boston fra le tormente di neve e il tempo cattivo non vi farà mai più paura. Se guardate le foto qui ogni tanto compare l'immagine dei resti di qualche ombrello abbandonato per la strada, tanto per rendere visivamente l'idea di cosa sono stati quei venti minuti a piedi.Quando sono arrivata davanti al locale e mi hanno chiesto il passaporto per entrare stavo per mettermi a piangere perché mi sono resa conto di averlo dimenticato in ostello. Fortunatamente mi hanno fatto entrare mostrando la fotocopia. Gli A classic education hanno suonato bene, il locale era piccolo ma molto carino. Dopo di loro sono saliti sul palco i Banjo or Freakout, che io non conoscevo ma che metto nella lista delle belle scoperte di questo Marzo 2010. La fauna del locale era per lo più composta da hipster che trasudavano snobismo da ogni poro. Mentre li guardavo pensavo "no, I don't belong here", perché sembrava di essere a Milano. Ieri mattina invece mi sono alzata presto e con la metropolitana sono tornata a Soho e l'ho girata tutta. Non c'è storia, è la parte più bella. Quando sono stata qui cinque anni fa Little Italy era quasi scomparsa, ora invece ho visto con piacere che i ristoranti italiani sono riapparsi in gran numero e ho respirato l'aria di casa a pieni polmoni. Chinatown è sempre più piena di merci e cinesi. Un giorno imploderà. Poi ho proseguito la camminata attraversando il village, e sono salita su per la sesta avenue, arrivando fino alla trentaquattresima. Essendo la seconda volta, sono riuscita a mettere da parte l'immenso stupore paralizzante iniziale che ti prende la prima volta nella grande mela, e sono stata in grado di cogliere i dettagli lungo la passeggiata. Quando ho visto la mega insegna di Macy's la pioggia si stava facendo insistente, e non sono riuscita a trattenere l'impulso che mi ha obbligato ad entrare. Quei nove piani maledetti tentatori pieni di vestiti scarpe e borse. L'altra volta c'ero rimasta cinque ore. Questa volta a causa del budget limitato, ho trascorso lì dentro solo tre ore. Ho comprato i pantaloni corti e le scarpe di tela perché mi sono resa conto di avere prenotato quattro giorni a Miami senza avere con me l'abbigliamento adatto. L'ostello che ho trovato è di fronte alla spiaggia di South Beach, capitemi. Ho due settimane di tempo per trovare un costume.

8 commenti:

Ragno ha detto...

sì però io ti odio se vai al mare.
e se ti odio non ti leggerò mai più.
quindi spero che piova a Miami, ma non perchè ti odio bensì per non odiarti mai

Bocia ha detto...

ciao,
conosci qualcuno a Miami?
il mio coinquilino (claudiosantori.it - ma non aggiorna il sito da SEEEECOLI) è lì per un festival di musica House (invitato da un amico deejay, lui balla più che altro Lindy Hop).
È una delle persone più simpatiche e interessanti che questa Terra abbia mai conosciuto (parola mia :) e magari ti potrebbe aiutare ad entrare in qualche festa privata o solo a visitare Miami.
Se non sbaglio è lí dal 22 al 28.

Questo è quanto. :)

bocia ha detto...

Ah, lui non sa nulla di questa mia proposta :)

Simona ha detto...

Bocia: sembra fatto apposta, ma io arrivo a Miami Lunedì 29 (gli ostelli nel week end costano il triplo)

Ragno: la pioggia a Miami non esiste!! tiè :p

Anonimo ha detto...

Ti sto invidiando mortalmente, sai...non tanto per Miami o Nuova York nello specifico, quanto per il desiderio di piantare baracca e burattini...cioè, io, al massimo, mi concedo quattro giorni a Madrid. Vai al CBGB che son curioso di sapere com'è ;)

Seba

Simona ha detto...

Seba: si vede che non sei abbastanza stufo e disperato. E' un bene :)

Anonimo ha detto...

Ahaha dai prendiamola così...buona Nuova York.

Seba

Beniamino ha detto...

Proposte di giri per la mela.

http://www.nyartbeat.com/event/2010/C05B

Questa dovrebbe essere bella, io forse vado al vernissage, lavoro permettendo.

Enjoy,

B.