Una sera della settimana scorsa ho passato quattro ore a leggere qualsiasi annuncio immobiliare pubblicato sulla zona che mi interessava e dopo essermi fatta una cultura enorme sui paesini limitrofi, sul costo al metro quadro, e sulla rete di trasporti pubblici, ho trovato la stanza che fa per me. Santo google maps mi ha permesso di capire che la fermata dell'autobus che passa anche davanti alla ditta è a trenta passi dal portone. Il supermercato è nella strada parallela. La fermata della tramvia che arriva in centro a Firenze è a cinque minuti. Sulla carta la stanza era praticamente perfetta, perciò sabato sono andata a vederla. Il padrone di casa è il tipico fiorentino con la parlantina sciolta, e invece di imprecare contro il cattivo tempo mi ha fatto i complimenti per il colore viola del mio ombrello, dicendomi che è proprio il colore giusto da queste parti, per omaggiare la squadra di casa. Lui non abita lì, ed è venuto apposta per mostrarmi l'appartamento. Le mie coinquiline saranno due ragazze che fanno le infermiere, e che molto probabilmente avranno turni di lavoro diversi dai miei, perciò non ci si incontrerà molto spesso. Io prenderò il posto di una ragazza cinese che ha studiato al polimoda, e che in un inglese stentato mi ha detto che ha comprato il biglietto aereo per tornare in cina il tredici luglio. Come facesse a seguire le lezioni resta un mistero. Il fatto che proprio lei se ne vada un po' mi solleva, perché da queste parti sappiamo che le condivisioni di spazi abitativi con persone orientali possono essere alquanto "insolite". L'unico difetto dell'appartamento è che si trova al sesto piano. Sì, c'è l'ascensore, ma so già che per questi due mesi sarà un forno. Dopo il frigorifero Bostoniano non mi dispiace nemmeno. Sapere che il prossimo inverno non sperimenterò nuovamente i venti gradi sottozero mi conforta. Mi resta il problema del dove dormire dall'uno al tredici, ma sembra che in zona ci sia un ostello decente. Dopo questo lungo periodo di "vacanza", non vedo letteralmente l'ora di iniziare a lavorare, chi l'avrebbe mai detto!
lunedì 21 giugno 2010
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6 commenti:
l'avventura continua!!! sono contento perchè così continuerà anche il blog :-)
Hai provato con il couchsurfing? (per i primi tredici giorni intendo...)
Ooooooooh finalmente leggeremo qualche nuova Divergenza! Anche se solo tra coinquilini (occhio però che loro non leggano il tuo blog :P)
@ragno mi sa che le altre due ragazze sono straniere ;)
le tue convivenze sono sempre una fonte inesauribile di... qualsiasi cosa!
Dalla descrizione... dintorni di via Pisana ?
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