A casa stiamo vedendo gente per riaffittare la mia stanza. Come si sa, la selezione del nuovo coinquilino è sempre una scocciatura e spesso si viene a contatto con esemplari umani unici nel loro genere. Il tizio di oggi, era particolarmente assurdo. Quando mi ha risposto all'annuncio, gli ho chiesto di dirmi qualcosa sul suo conto. Tipo "sono uno studente 25enne" o vattelapesca. Bill invece mi ha scritto una filippica sul perché la convivenza con la coinquilina precedente non era andata a buon fine. "Lei si era innamorata di me e non accettava di vivere con una persona che non la ricambiava". Sarebbe bastato questo per cestinare la mail, ma noi siamo curiosi. Oggi, giorno fissato per la visita della stanza, alle due Bill manda un messaggio per chiedere le indicazioni stradali per la casa. Io via mail gli avevo già fornito l'indirizzo e guarda te se mi doveva capitare l'unico americano senza iphone con la google maps application. Gli scrivo: "esci dalla metro, gira a sinistra e poi a destra, e poi trova il numero civico". Easy.
Alle sei e mezza, ora prefissata, non si fa vivo nessuno.
Alle sette gli mando un messaggio: "stai arrivando?"
Alle sette e mezza lui chiama per dire che sta arrivando. Bene.
Alle otto chiama per dire che è ancora all'università e arriverà entro un'ora.
Alle otto e quarantacinque chiama per dire che è uscito dalla metro e che si è perso. Passo il telefono a Liza, che si sta imbufalendo.
L: quale parte di volta a sinistra e poi a destra non ti è chiara?
B: ma non lo so, sono qui su una strada intrafficata.
L: hai sbagliato uscita della metro, torna indietro e poi esci dall'altra parte.
B: ma non ci capisco niente qui.
L: senti, hai il nome della via, chiedi a un passante.
B: facciamo che vieni qui tu a prendermi?
L: veramente sono in pigiama.
B: non me ne frega un cazzo se sei in pigiama, per me puoi scendere anche in mutande!
L: credo che questa conversazione debba finire qui.
E gli butta il telefono in faccia. Un microsecondo dopo arriva un messaggio "allora scendi o no?" Lei spegne il telefono. Dopo un po' lo riaccende e appaiono due messaggi di insulti.
Alle sei e mezza, ora prefissata, non si fa vivo nessuno.
Alle sette gli mando un messaggio: "stai arrivando?"
Alle sette e mezza lui chiama per dire che sta arrivando. Bene.
Alle otto chiama per dire che è ancora all'università e arriverà entro un'ora.
Alle otto e quarantacinque chiama per dire che è uscito dalla metro e che si è perso. Passo il telefono a Liza, che si sta imbufalendo.
L: quale parte di volta a sinistra e poi a destra non ti è chiara?
B: ma non lo so, sono qui su una strada intrafficata.
L: hai sbagliato uscita della metro, torna indietro e poi esci dall'altra parte.
B: ma non ci capisco niente qui.
L: senti, hai il nome della via, chiedi a un passante.
B: facciamo che vieni qui tu a prendermi?
L: veramente sono in pigiama.
B: non me ne frega un cazzo se sei in pigiama, per me puoi scendere anche in mutande!
L: credo che questa conversazione debba finire qui.
E gli butta il telefono in faccia. Un microsecondo dopo arriva un messaggio "allora scendi o no?" Lei spegne il telefono. Dopo un po' lo riaccende e appaiono due messaggi di insulti.
2 commenti:
sono sicuro che il problema della sua precedente convivenza sia stato l'amore...sicuro sicuro...
mi sono letta alcuni dei tuoi post... complimenti! mi hai fatto troppo ridere!!!!!! sei forte ;-)
in confronto il mio blog sul viaggio in giappone è roba da dilettanti ;-(
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