Lo ammetto, durante la durata di tutta la mia permanenza a Boston ho letto soltanto tre libri. Purtroppo volevo concentrarmi solo sull'inglese e anche per una questione di peso in valigia non mi sono portata nessun libro italiano. I tre libri erano in inglese, e ci ho messo tanto perché dopo 15-20 pagine in lingua straniera il mio cervello si stanca, e leggendo prima di andare a dormire mi addormentavo sempre. A mia difesa posso dire che però ho letto i testi scolastici e il librone mattone di preparazione al toefl dovrebbe compensare tutto il resto. Adesso che sono tornata però non ho scuse, e quando ho sfilato il primo libro dalla mia piccola biblioteca personale mi sono quasi emozionata. Voglio raccontarvi la storia di questo libro, che inizia con la storia di un altro libro.
Circa un anno e mezzo fa, facendo spesa all'ipercoop ho visto gli einaudi scontati del 30%, e siccome questo capita raramente, ho deciso di dare un'occhiata. Trovare all'ipercoop libri che contribuiscano a dare un senso alla tua vita è quasi impossibile, però quella volta fui fortunata. Mi portai a casa le Memorie di Adriano della Yourcenar. Quel libro mi appassionò tantissimo, in particolare per come ragionavano gli antichi romani in materia di vita e morte, prima della comparsa della chiesa su questa terra. Unico difetto: anche se il libro era un diario dell'imperatore Adriano, era stato scritto da una signora che aveva passato molto tempo in biblioteca a leggere cose su di lui intorno al 1950.
Lo scorso dicembre, mentre ero a casa per le ferie natalizie, sono passata dal mercatino di beneficenza del paese. In quel mercatino ci faccio la spesa libri tutti gli anni, tipo che quest'anno me ne sono portati a casa dieci per dieci euro o poco più. Una volta i libri usati non mi piacevano perché sono rovinati, ma ora ho imparato a scegliere quelli con la copertina rigida, che durano nel tempo più di un libro nuovo in edizione tascabile. Fra questi c'era un libro intitolato Ricordi, di Marco Aurelio, e lo comprai solo per l'assonanza con le memorie di Adriano. Ho iniziato a leggerlo la settimana scorsa, e ho realizzato che è proprio a questo libro che la Yourcenar si ispirò. Questo è un vero diario scritto di pugno personale, e ad ogni pagina mi stupisce. Se penso alla vuotezza di certi romanzi moderni, mi chiedo come si possano spendere anche venti euro (quarantamilalire signoramia), quando con un paio di euro ti puoi portare a casa una cosa simile. L'altro giorno sono stata a Bologna dopo un sacco di tempo e ho visto che al posto di Nannucci ci hanno messo l'outlet di mel bookstore, che ha un settore enorme rifornitissimo di libri usati a due euro. Anche lì ho fatto la spesa. "Carissima" feltrinelli, è stato bello, ma addio.
Circa un anno e mezzo fa, facendo spesa all'ipercoop ho visto gli einaudi scontati del 30%, e siccome questo capita raramente, ho deciso di dare un'occhiata. Trovare all'ipercoop libri che contribuiscano a dare un senso alla tua vita è quasi impossibile, però quella volta fui fortunata. Mi portai a casa le Memorie di Adriano della Yourcenar. Quel libro mi appassionò tantissimo, in particolare per come ragionavano gli antichi romani in materia di vita e morte, prima della comparsa della chiesa su questa terra. Unico difetto: anche se il libro era un diario dell'imperatore Adriano, era stato scritto da una signora che aveva passato molto tempo in biblioteca a leggere cose su di lui intorno al 1950.
Lo scorso dicembre, mentre ero a casa per le ferie natalizie, sono passata dal mercatino di beneficenza del paese. In quel mercatino ci faccio la spesa libri tutti gli anni, tipo che quest'anno me ne sono portati a casa dieci per dieci euro o poco più. Una volta i libri usati non mi piacevano perché sono rovinati, ma ora ho imparato a scegliere quelli con la copertina rigida, che durano nel tempo più di un libro nuovo in edizione tascabile. Fra questi c'era un libro intitolato Ricordi, di Marco Aurelio, e lo comprai solo per l'assonanza con le memorie di Adriano. Ho iniziato a leggerlo la settimana scorsa, e ho realizzato che è proprio a questo libro che la Yourcenar si ispirò. Questo è un vero diario scritto di pugno personale, e ad ogni pagina mi stupisce. Se penso alla vuotezza di certi romanzi moderni, mi chiedo come si possano spendere anche venti euro (quarantamilalire signoramia), quando con un paio di euro ti puoi portare a casa una cosa simile. L'altro giorno sono stata a Bologna dopo un sacco di tempo e ho visto che al posto di Nannucci ci hanno messo l'outlet di mel bookstore, che ha un settore enorme rifornitissimo di libri usati a due euro. Anche lì ho fatto la spesa. "Carissima" feltrinelli, è stato bello, ma addio.